Never say never,film con Justin Bieber

Justin Bieber: never say never, come noto,  racconta la storia della precoce popstar. Dai primi passi a casa, alle performance in scuola ed in strada, fino all’esplosione del successo su youtube. Con tanto di video di repertorio, riprese private e interviste, si cerca di delineare il ritratto di questa superstar sedicenne, lanciata da youtube e sostenuta da Usher.Per i più comunque non sarà sfuggito il fatto che si tratta dell’ennesimo film adolescenziale sul sogno americano per eccellenza, diventare una star.

Con precedenti illustri come  Saranno Famosi, Le ragazze del Coyote Ugly, Save the last dance ed altri cloni di vario genere. Anche qui assistiamo alla tradizionale parabola del ragazzo di periferia che sogna il grande pubblico.Con una differenza di fondo però; qui già sappiamo che il delicatissimo Justin è già una star. E quindi mancando qualunque tipo di tensione sul possibile esito ottimistico della vicenda Jon Chu cerca in qualche modo di creare un altro tipo di impatto empatico. Lo fa però nel peggiore dei modi secondo alcuni critici; sceglie semplicemente di ignorare  il pubblico, creando un prodotto godibile soltanto per chi è fan del cantante, del suo aspetto e della sua voce angelica.Non è possibile inquadrare differentemente i continui primi piani del giovane cantante, le sue movenze e i suoi ricordi; tutte cose a bene a beneficio esclusivo del consistente numero di persone che già lo ama incondizionatamente. Ne c’è da aspettarsi molto delle riprese, perennemente a metà tra il videoclip e le finte riprese-spia di quella che dovrebbe essere la vita “reale”. A parziale riconoscimento del protagonista possiamo dire che cerca in ogni modo di frenare l’estremo narcisismo implicito in una produzione del genere. E che in fondoJustin Bieber: never say never assolve perfettamente il suo compito per il pubblico di fan adoranti a cui è quasi esclusivamente destinato che, non a caso, si sono letteralmente sperticate nel lodare questo prodotto.